Nel mezzo dello scontro diplomatico scoppiato a causa sua tra Ecuador, Gran Bretagna e Svezia, Julian Assange è apparso sul balcone dell'ambasciata dell'Ecuador a Londra, dove ha ritrovato rifugio due mesi fa, per ringraziare il Paese che lo ospita e lanciare un messaggio agli Stati Uniti. Durante la sua prima apparizione pubblica da marzo, il fondatore di Wikileaks ha commentato la scelta dell'Ecuador di concedergli l'asilo politico: «Una nazione coraggiosa ha preso una posizione per la giustizia». Per il fondatore di Wikileaks accusato di stupro, la Svezia ha chiesto invece l'estradizione. Assange poi ha lanciato un messaggio agli Stati Uniti: «Gli Usa devono tornare indietro sulle loro decisioni e devono capire che non devono perseguirmi, non devono perseguire la democrazia».
«Dobbiamo usare questo momento - ha continuato Assange - per garantire la scelta che devono adottare Regno Unito e Stati Uniti di riaffermare i grandi valori della libertà e della democrazia». Infine ha anche fatto riferimento a Bradley Manning il militare americano in carcere negli Usa con l'accusa di essere la fonte di Wikileaks: «È un eroe e deve essere liberato».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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