Liberi i caschi blu prigionieri dei ribelli siriani

Lieto fine per la vicenda dei 21 caschi blu filippini rimasti intrappolati per tre giorni in un villaggio del sud-ovest della Siria, dopo essere stati fatti prigionieri da un gruppo di ribelli siriani. Gli stessi che hanno consegnato i militari dell'Onu alle autorità giordane, inseritesi in extremis e con successo nei negoziati in corso per ottenere la loro liberazione. I 21 filippini, che assieme ai colleghi austriaci, indiani e croati costituiscono il contingente di un migliaio di uomini della missione Onduf (attiva dal 1974 al confine provvisorio tra Siria e Israele), sono arrivati ad Amman e da lì saranno probabilmente rimpatriati a Manila. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si è detto soddisfatto del buon esito della vicenda, ricordando l'imparzialità dei membri delle missioni di pace Onu.

I siriani della brigata ribelle «Martiri di Yarmuk» hanno pubblicato alcuni video che mostrano il passaggio dei 21 caschi blu dal territorio siriano a quello giordano: un guado sul fiume Yarmuk che da secoli costituisce la frontiera naturale tra le due regioni. Damasco sembra estranea ai negoziati.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica