«Niente più donne a cavallo delle moto: è contro l'islam»

Salire su un motorino a cavalcioni dietro a un uomo è «troppo sconveniente» per una donna e decisamente «contro i precetti della sharia». Niente passaggi dunque, almeno nella cittadina di Lhokseumawe, nella provincia indonesiana di Aceh, guidata da un sindaco che vuol vietare alle donne di montare in sella. Con due uniche eccezioni: se sono loro alla guida - ma in questo caso devono indossare abiti ampi e lunghi nel pieno rispetto dei precetti islamici - oppure se accettano il passaggio di un uomo montando però in sella con entrambe le gambe da un lato.

«Le donne non devono montare a cavalcioni su un motorino, perché‚ non è dignitoso per loro e soprattutto perché così facendo provocano l'uomo alla guida», spiega il sindaco Suaidi Yahya, sottolineando che nella sua cittadina «si segue la legge islamica» e precisando che il divieto «protegge le donne da situazioni indesiderate». Quel che è certo è che a Lhokseumawe la polizia islamica impone alle donne l'uso del velo e di abiti ampi, vieta alle coppie non sposate di frequentarsi ed è proibito bere alcol e giocare d'azzardo.

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