Etichette Italia e Germania spingono sul «made in»

Dopo il made in Italy potrebbe arrivare presto il «made in» sulle merci vendute in Europa. L’Ue dovrebbe varare un regolamento sull’etichettatura obbligatoria dei prodotti introdotti nel mercato interno. Il provvedimento, fortemente sollecitato dal governo italiano, sostenuto da Germania e, forse, Francia, è però avversato dai Paesi con meno comparto manifatturiero, soprattutto dall’Inghilterra.
Il nuovo regolamento, se verrà approvato definitivamente, permetterà ai consumatori del Vecchio continente di conoscere l’origine di alcune merci.

Ieri Confindustria ha organizzato una tavola rotonda per sostenere il provvedimento, con gli esponenti del governo che hanno contribuito alla proposta: quello alle Politiche Europee Andrea, Ronchi; il ministro alle attività Produttive, Claudio Scajola e il viceministro Adolfo Urso, che ha dato la notizia del via libera al testo. La nuova sfida l’ha indicata Scajola ed è quella di stabilire, accanto al made in Italy, anche il marchio dell’«Italian concept», per le merci ideate in Italia, anche se sono realizzate all’estero.

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