Un limite di età per la procreazione assistita. Per la precisione, entro i 43 anni (quindi tecnicamente fino a 42 anni, 11 mesi e 29 giorni): è questa la soglia massima di anzianità che le regioni vogliono imporre alle donne per i trattamenti rimborsati dal Servizio sanitario nazionale. Il tavolo tecnico interregionale sulla procreazione assistita ha infatti elaborato un documento, che ora dovrà essere esaminato dalla commissione degli assessori regionali alla Salute. E questo proprio nei giorni in cui è forte la polemica sulle mamme-nonne, dopo la decisione dei giudici torinesi di dare in adozione la bimba nata da una madre di 58 anni. «Lidea è di uniformare i criteri di accesso in tutte le regioni - spiega Stefano Marson del coordinamento tecnico interregionale della commissione Salute - perché ora alcune hanno posto dei limiti e altre no». Per esempio il Veneto ha esteso i trattamenti a carico del Servizio sanitario alle donne fino a 50 anni.
Nel documento si riprendono anche alcuni criteri già contenuti nelle linee guida sulla legge 40, «come limitare laccesso a donne anche più giovani ma con diabete e un indice di massa corporea eccessivo e troppo basso».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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