Ferrari, il 15% dei dipendenti in cassa integrazione

La Ferrari ha avviato la procedura per una settimana di cassa integrazione guadagni ordinaria dal 9 al 13 novembre. La decisione, spiegano da Maranello, è conseguente al calo delle attività svolte per conto di Maserati e riguardano le aree motori e verniciatura delle scocche. Tale decisione, aggiungono, si è resa necessaria anche perché la produzione della Ferrari prevista per il 2009 e il 2010 sarà leggermente inferiore a quella record dello scorso anno, non consentendo quindi di assorbire la forza lavoro destinata alle attività oggetto della cassa integrazione che coinvolgerà il 15% dei dipendenti. Non vengono toccati i circa 100 lavoratori a tempo determinato. «La revisione della saturazione - continua la nota del Cavallino - permette in questo modo a Ferrari di salvaguardare i livelli occupazionali». Era comunque dal 1993 che a Maranello non si ricorreva alla cassa integrazione.


Problemi di produzione anche in Fiat dove, a causa del mancato arrivo di componenti in plastica prodotti dalla ex Ergom di San Benigno Canavese, anche ieri sono rimaste ferme le carrozzerie di Mirafiori. Gli addetti coinvolti dallo stop sono circa 2.000 per turno.

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