Fiat Mercoledì il piano industriale arriva sul tavolo dei sindacati

Il nuovo piano industriale della Fiat e le sue prospettive di crescita in Italia arrivano sul tavolo dei sindacati. L’amministratore delegato Sergio Marchionne ha promesso, entro il 2014, il raddoppio della produzione di auto: dalle 650mila unità del 2009 a 1,4 milioni. E proprio queste prospettive, e la necessità di «assumere rapidamente i conseguenti provvedimenti» saranno al centro del confronto che mercoledì la Fiat avvierà con le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Fismic, convocate alle 14 presso la sede romana dell’azienda torinese. Punto nodale sarà la necessità di una maggiore flessibilità sul lavoro, chiesta da Marchionne per il successo del piano e per «rispondere con rapidità ai cambiamenti della domanda di mercato e per non perdere opportunità preziose».

Il punto cruciale di questa nuova organizzazione del lavoro saranno i 18 turni settimanali (3 su 6 giorni), un ritmo a cui si dovranno adeguare tutti gli stabilimenti Fiat in Italia ma il cui primo banco di prova sarà lo stabilimento di Pomigliano, dove da fine 2011 partirà la produzione della nuova Panda, che altrimenti sarebbe andata in Polonia.

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