Fiat, Mirafiori ha deciso: cambiare si può

Il 54% dei votanti favorevole al contratto che spiana la strada alla nuova società e agli investimenti. L’affluenza (96% degli aventi diritto) superiore a quella di Pomigliano. Ricadute positive per tutti gli operai e per l’indotto. Chi ha vinto - Chi ha perso. E la Fiom sconfitta è razzista con i colletti bianchi

Fiat, Mirafiori ha deciso: cambiare si può

Vittoria del «sì» al referendum sull’intesa per Mirafiori firmata il 23 dicembre tra Fiat e sindacato, Fiom esclusa. Può così partire la nuova società Fiat-Chrysler e l’investimento di 1 miliardo di euro. Il fronte Fim, Uilm, Fismic e Ugl ha superato la soglia del 50% delle preferenze, imponendosi sullo schieramento del «no» (Fiom e Cobas). Il «sì» ha vinto con 2.735 voti, pari al 54,05%. In 2.325 (il 45,95%) hanno messo la crocetta sul «no». I voti validi sono stati 5.060, le schede bianche o nulle 59. La percentuale dei votanti è stata elevata, oltre il 96%, superiore a quella di Pomigliano d’Arco (95%). Nel complesso hanno espresso il loro voto 5.218 dipendenti su 5.431.

VINCITORI E così la classe operaia esce dalla fabbrica del '900

VINTI Tutte le occasioni perdute di Pd, Cgil e Confindustria

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica