La figuraccia del supereroe Crocetta

Alla faccia della legalità. Il 30 maggio a Gela si voterà per eleggere il sostituto dell’ex sindaco Rosario Crocetta, considerato un eroe dell’antimafia. Ma sulla sua eredità aleggia il caso Tribunale. Lo scorso marzo una sentenza del Tar ha stabilito che il Comune di Gela ha commesso «atti illegali, illegittimi e abusivi» nell’esproprio dell’area dove è stato realizzato il Palazzo di Giustizia, e l’ha condannato a corrispondere centinaia di migliaia di euro di risarcimento alla famiglia Calafiore, proprietaria dell’area sequestrata e che si è vista demolire «abusivamente» dal Comune un magazzino regolarmente costruito di 400 metri quadri. Una mazzata per i conti disastrati del Comune, già appesantiti da maxi-spese fuori bilancio.

E al danno si è aggiunta la beffa: il proprietario è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale mentre veniva strattonato da un agente delle forze dell’ordine perché cercava di rientrare nella sua proprietà. E sul capo di Crocetta ora pende un fascicolo alla Procura di Gela dopo un esposto presentato da Adolfo Scalfati, legale della famiglia Calafiore.

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