Finmeccanica, migliorano i risultati Mbda

da Milano

Risultati in crescita nel 2006 per Mbda e buone prospettive per i prossimi anni, mentre prosegue una ristrutturazione che coinvolge anche le attività italiane e che permetterà di aumentare ancora i margini. Questa la situazione presentata da Marwan Lahoud, il ceo della società missilistica europea di cui Finmeccanica ha il 25%, contro il 37,5% di Bae Systems e di Eads. Azionisti stabili perché Eads, che voleva comprare la quota italiana e aveva fatto un pensiero su quella inglese, ora non ha i soldi per formulare offerte concrete. Nel 2006 Mbda ha prodotto quasi 4mila missili e ha registrato un fatturato di 3,3 miliardi di euro (contro 3,2 nel 2005), con un margine del 7,4% (era il 7,3%) ed ha ottenuto nuovi ordini per 2,65 miliardi (più 25%). Mbda non precisa il profitto netto, che è «di diverse centinaia di milioni». Per l'anno in corso Lahoud prevede un valore della produzione stabile, ma i nuovi ordini saliranno del 25% a 3,4 miliardi.

Lahoud ha ammesso, senza fornire cifre, che la performance del braccio italiano della società è ancora inferiore agli standard del gruppo, ma ha confermato la fiducia nel management italiano guidato da Fabrizio Giulianini.

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