Un fiocco azzurro per la maglia rosa

Un fiocco azzurro per la maglia rosa

Passo San Pellegrino Fiocco azzurro su maglia rosa. Sorriso e occhi dolci che raccontano molto più delle sue parole. «Vorrei dire che siamo alla fine, ma vi prego, capisco che questa litania ve la sto propinando da quasi tre settimane, ma vi chiedo ancora un attimo di pazienza. Dopo quello che mi è successo un anno fa, dopo i guai intestinali e quel Giro che sembrava alla mia portata e che poi è finito alle ortiche per un banale mal di pancia non posso fare altrimenti». Strano giorno quello di Ivan Basso, cominciato con il bel risveglio di ieri mattina. «Alle 7.30 vedo sul mio cellulare un messaggio di Micaela, mia moglie: “Mi spiace, non riesco ad aspettarti”. Alle 9.10, quando ero sul motorhome della squadra, arriva la notizia: è nato Santiago, il fratellino di Domitilla. Non potete immaginare cosa ho nel cuore».

Gli chiedono: un giorno lo farai correre in bicicletta? «E perché no? Io ho imparato tanto dalla bicicletta. Quando vado nelle scuole dico sempre che la bicicletta è davvero una scuola di vita che insegna tantissimo. E il ciclismo, come la vita è fatto di alti e bassi».

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