Firenze: tre linee per tram rimaste impigliate

Fra progetti sbagliati, varianti in corso d’opera e cantieri che non chiudono mai, la tramvia fiorentina da fiore all’occhiello si è ormai trasformata nella bestia nera dell’amministrazione guidata da Leonardo Domenici (Pd). Dieci anni fa, all’inizio del suo primo mandato il programma presentato dalla giunta di centrosinistra alla città era chiaro: tre linee di tram dovevano attraversare Firenze. Per la prima, Scandicci-Santa Maria Novella, era prevista l’apertura dei cantieri nel 2001 e la conclusione nel 2004 con un costo di 120 milioni di euro; per la seconda, piazza della Libertà-aeroporto, i lavori dovevano durare dalla fine del 2002 al 2005 per un costo di 130 milioni, infine per la terza linea, Careggi-Santa Maria Novella, i lavori sarebbero dovuti cominciare nel 2004 per concludersi nel 2006 al costo di 210 milioni. Teoricamente fiorentini e turisti avrebbero dovuto utilizzare le tre linee del tram da circa 2 anni, ma in realtà ancora nessuno ha mai messo piede su un vagone.

La prima linea, i cui costi nel frattempo sono lievitati a 226 milioni (il doppio di quanto previsto), è un cantiere senza fine. La lentezza amministrativa si è unita alla parsimonia delle ditte che hanno vinto l’appalto.

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