Francia Clearstream, per Villepin chiesti 18 mesi

Il procuratore di Parigi ha chiesto 18 mesi di reclusione col beneficio della condizionale e un’ammenda di 45.000 euro contro l’ex primo ministro francese, Dominique de Villepin, imputato nel processo «Clearstream». Secondo l’accusa Villepin avrebbe sfruttato un falso elenco di titolari di conti bancari presso Clearstream, una finanziaria lussemburghese, per screditare il suo rivale politico del momento e attuale capo dello Stato, Nicolas Sarkozy. All’epoca dei fatti, nel 2004, Villepin era ministro degli Esteri e Sarkozy ministro dell’Economia. Gli elenchi erano stati falsificati da un ex consulente dei servizi segreti e trasmessi al giudice anticorruzione Renaud Van Ruymbeke da un «corvo» rivelatosi poi essere l’ex vicepresidente del gruppo industriale Eads, Jean-Louis Gergorin, un uomo vicino a Villepin.

Nel pomeriggio di ieri ha parlato anche l’avvocato di parte civile dello stesso Sarkozy che ha definito de Villepin il grande «istigatore» dell’affare Clearstream. «De Villepin è all’origine di questo complotto che nel 2004 ha cercato di impedire a Sarkozy di accedere alla presidenza dell’Ump», il partito di centrodestra oggi al potere in Francia» ha detto.

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