Un «fumetto» divide la Regione

«Voi fate un revisionismo del passato offensivo». «No, siete voi che date una lettura faziosa dei testi». Non si placa la polemica in Regione su La storia della Lombardia a fumetti. Unione e Prc contestano il modo in cui viene trattato il movimento studentesco e la sua indiretta associazione alle stragi di piazza Fontana e piazza della Loggia. «Sono stragi fasciste - dicono i consiglieri di centrosinistra -, non hanno nulla a che vedere con il Sessantotto. Dal testo si percepisce altro. Quando di arriva a un revisionismo tale, siamo di fronte all’abuso istituzionale».
Il ministero dell’Istruzione ha aperto un’inchiesta sul caso, e contro il libro si schierano i parenti delle vittime delle due stragi. «Ci sentiamo offesi - interviene Manlio Milani, presidente dell’associazione che li riunisce -. Si rischia di affossare la verità». Il presidente del Consiglio lombardo, Ettore Albertoni (Lega), non accetta le critiche. Puntualizza che i finanziamenti del volume furono approvati dal suo predecessore, Attilio Fontana, assieme a Ds e Margherita.

L’opposizione di centrosinistra chiede il ritiro del libro e l’intervento del governatore Roberto Formigoni, che liquida così la polemica: «Francamente non ho letto il testo, ma di libri con errori ce ne sono migliaia nel mondo».

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