Il gallerista di via Visconti di Modrone fatto a pezzi per un debito

Sconcerto nel mondo dell’arte milanese per la tragica scomparsa di Giovanni Schubert, fondatore e titolare della Galleria Arte Borgogna in via Visconti di Modrone. L’uomo, 76 anni, è stato barbaramente ucciso da un suo ex collaboratore, un trentaseienne milanese che lo ha picchiato a morte dopo una furiosa lite, sembra, per ragioni economiche. I resti del gallerista sono stati trovati in alcuni sacchetti di plastica gettati in fondo al naviglio pavese. Giovanni Schubert, cinque anni fa, fu coinvolto in un’inchiesta per un giro di presunti falsi Schifano. Fu poi arrestato, insieme a due mercanti romani, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ma al termine del processo fu considerato completamente estraneo ai fatti.

Per il mondo dei collezionisti, degli artisti e dei critici milanesi, il nome Schubert è legato agli anni in cui Milano era una testa di ponte per le avanguardie dell’arte contemporanea. Negli anni Settanta la galleria Borgogna, che allora si trovava nell’omonima via, era uno dei cinque spazi che dettava tendenza.

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