Genova Il bimbo seviziato e ucciso Il Pm vuole scarcerare la madre

Va scarcerata, perché non sussistono più gravi indizi di colpevolezza, Katerina Mathas, la madre del piccolo Alessandro, il bimbo di otto mesi sbattuto per terra e ucciso la notte del 15 marzo in un lussuoso residence di Nervi. Lo sostiene lo stesso pubblico ministero Marco Airoldi, che stamani ha depositato la richiesta di revoca della misura cautelare al gip, che ora ha cinque giorni di tempo per decidere. A Katerina, arrestata con il suo compagno di una notte Giovanni Antonio Rasero, la cui posizione si è nel frattempo aggravata, non resta adesso che contare le ore che la separano dalla decisione del giudice per le indagini preliminari.
La giovane potrebbe già trascorrere la Pasqua a casa della madre. Il cambiamento di rotta da parte del procuratore è arrivato dopo i nuovi elementi emersi nel corso delle indagini e dei vari interrogatori. Prima le contraddizioni di Rasero, nelle dichiarazioni rese negli istanti successivi alla morte di Alessandro.

Poi il suo comportamento, con la colazione fatta la mattina prima di portare il bambino all’ospedale e le telefonate all’avvocato, ancora prima di «scoprire» che Alessandro era già morto. Infine, le tracce del Dna del broker trovate sul piedino, morsicato, del bimbo.

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