Altro che il Pdl È l'Udc a votare senza fiatare le leggi di Monti

di Michele Scandroglio*

Caro Direttore, l'articolo pubblicato martedì dal Giornale a proposito della visita del ministro Paola Severino al Tribunale di Chiavari mi offre lo spunto per una precisazione circa l'atteggiamento del Popolo della Libertà nei confronti del governo Monti, e più in generale sul compito della politica in questa difficile fase della vita del Paese. Nessuno può mettere in dubbio il senso di responsabilità e la serietà del presidente Berlusconi e del Pdl nell'accordare la loro fiducia ad un esecutivo nato in un momento di emergenza mondiale, non solo nazionale. Un frangente storico che, per i suoi risvolti economici e sociali, è stato paragonato da autorevoli osservatori ad un contesto di guerra. Consapevoli di ciò, abbiamo dato il nostro sostegno ad un governo anch'esso di emergenza, non legittimato dal voto popolare e appoggiato da partiti che alle ultime elezioni avevano presentato programmi divergenti se non contrapposti.
Tale difficilissima scelta ha rappresentato non un'abdicazione del Pdl ai suoi doveri ed alle sue prerogative, bensì un atto profondamente politico.

Con Berlusconi che ha dimostrato doti di statista straordinarie, abbiamo messo al primo posto la Patria e non la parte, l'Italia prima del partito, mentre gli altri erano interessati unicamente al proprio tornaconto, derivante dall'uscita di Berlusconi da Palazzo Chigi.
Che cosa c'è di più patriottico di questo nostro atteggiamento politico? (...)

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