«Così abbiamo salvato la piccola Adjia»

«Così abbiamo salvato la piccola Adjia»

Ha conosciuto la piccola Adjia a Dakar durante le visite che faceva presso un piccolo ambulatorio medico aspettando la nave della Messina che trasportava l'ambulanza che aveva imbarcato a Genova per donarla a un ospedale del Mali. E Pier Luigi Bertola, presidente del centro cooperazione internazionale solidarietà sanitaria, ha capito subito che non l'avrebbe abbandonata. «Dopo lunghe traversie Adjia, 5 anni, è stata operata per una grave malattia congenita al cuore che le impediva di giocare come tutte le altre bambine perché al minimo sforzo si manifestavano subito i sintomi di grave difficoltà respiratoria che duravano già dalla nascita e, come dice il chirurgo che l'ha operata Francesco Santoro, è molto raro che sia arrivata viva fino a quell'età», spiega Bertola.

«L'intervento al Gaslini di Genova Dipartimento di Cardiochirurgia diretta da Zannini dove lavora una equipe professionalmente molto valida e ricca di umanità è stato reso possibile grazie all'assessore Montaldo e ai residenti e villeggianti della Valle d'Aosta che hanno partecipato alle spese, alla Onlus Ana Moise di Aosta guidata da Cecilia Megale che ha coordinato tutta l'operazione, agli amici di Lerici e Sanremo ed un grazie particolare va all'Ambasciata italiana a Dakar in Senegal».

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