Crociere, il governo Monti affonda Portofino

Il governo Monti continua a far danni. E in Liguria si vedranno presto gli effetti della folle decisione del ministro dell'ambiente Corrado Clini che reagì all'incidente della Costa Concordia con il cosiddetto «decreto salva-coste». Portofino sparirà infatti dalla rotta delle crociere, con tutte le conseguenze economiche del caso. L'analisi arriva dal presidente di Cemar Agency Network di Genova, Sergio Senesi, che in occasione del Sea Trade di Miami ha reso noto le previsioni del comparto crocieristico. Note positive, con un aumento delle prenotazioni stimato nell'1,91 per cento rispetto al «terribile» 2012, con Genova a circa un milione di passeggeri a +25,4 per cento, con 482 scali. Note che però verranno offuscate proprio dalla miope scelta del governo tecnocratico.

La cancellazione di alcuni scali esclusivi come Portofino inciderà anche sulla clientela: «La diminuzione è dovuta agli effetti negativi del decreto “Salva Coste” che, in concreto, ha significato la perdita di circa 40.000 passeggeri nelle crociere di lusso: gli armatori hanno preferito destinazioni vicine e più garantite, come Costa Azzurra e Corsica».

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