Se Burlando offende i giovani industriali nessuno si scandalizza

di Diego Pistacchi

Quando in Regione - intesa come l'ente che presiede - si parla del futuro dei giovani, lui non c'è. Perché ha altro a cui pensare. Quando in regione - intesa geograficamente come territorio - ci sono dei giovani che lavorano e danno lavoro, lui non c'è. Perché è «aria fritta». Aria rigirata da gente «che non fa un cazzo da 20 anni ma ti racconta cosa si deve fare nei prossimi anni». Il francesismo è di Claudio Burlando, il pensiero è espresso senza filtri, senza interpretazioni giornalistiche, durante la riunione di giunta. Il governatore prova poi a metterci una pezza, a dire che «non ce l'aveva certo con il convegno di Confindustria», ma che era solo un modo per «chiarire l'idiosincrasia per convegni e tavole rotonde». Ma la sua correzione lo fa sprofondare, lo mette in piena discussione e non gli evita commenti piccati dagli stessi giovani industriali.

Perché che non ce l'avesse con il convegno in corso a Santa Margherita non lo può dire, visto che parlava proprio della sua intenzione di disertare quell'appuntamento e perché effettivamente al Grand Hotel Miramare non si è fatto vedere. (...)

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