MilanoLa polemica c'è stata. Ha prodotto i suoi effetti. E adesso si tratta perché il salone alternativo della vela non si faccia a Genova Marina Aeroporto. Una trentina di aziende del settore e un paio di cantieri volevano - per protesta ed esigenze -, vista l'impossibilità di sostenere i costi della prossima manifestazione nautica, trasferirsi a Sestri Ponente, affiancando l'ufficiale Salone Nautico. E sull'argomento è tornato ieri mattina il presidente di Ucina Confindustria Nautica, Anton Francesco Albertoni durante la presentazione della 52esima edizione del Salone Nautico Internazionale.
Lo ha detto dichiarato dopo aver precisato che «la partita del Salone si chiuderà solo a ottobre. È comunque ad oggi ancora prematuro fare delle previsioni sull'edizione 2012, in quanto le decisioni di investimento si sono molto allungate nei tempi e la finalizzazione delle proposte espositive si è conseguentemente rallentata». È in questo contesto che si inserisce la questione dei dissidenti della vela: «È una questione strumentalizzata ed amplificata ad arte - sottolinea Albertoni - da parte di soggetti che in questa vicenda hanno avuto quale obiettivo solo il proprio business, pur autotitolandosi quali difensori di aziende in difficoltà e formulando loro proposte economiche del tutto illogiche».
E sull'argomento non ha lasciato spazio a futuri dubbi: «Quello che possiamo fare qui oggi è confermare che la vela, per esposizione di barche e accessori, è presente al Salone con i brand che, in termini di volumi di affari prodotti, rappresentano il segmento di riferimento. Ma non abbiamo mai abbandonato il dialogo con le altre aziende. Dialogo che è tutt'ora in corso con l'obiettivo di capire tutte le azioni da svolgere per venire incontro alle loro esigenze». A riguardo è intervenuto anche Beppe De Simone amministratore delegato Fiera di Genova spa specificando che «quel tipo di esposizione a Genova Marina Aeroporto non poteva essere realizzata nella stessa data del Salone. È concorrenza sleale, non fattibile. Ma non vogliamo polemizzare. Capiamo le difficoltà, che certo non possono essere risolte nella stessa settimana del Salone».
Ma sono le trattative a dare ottimismo. De Simone riflette e ammette: «Ci è servito per ragionare ancora di più e in modo preciso sul programma della vela.
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