Berlino - Aveva annunciato la strage in chat. Il killer della scuola di Winnenden aveva consegnato martedì notte agli utenti connessi su internet l’intenzione di commettere il massacro a scuola la mattina successiva. In una chat-room con un ragazzo bavarese, Tim Kretschmer, aveva dichiarato: "Scheisse (merda), non ne posso più di questo schifo di vita. Tutti mi prendono in giro, adesso ho le armi e domani li farò tutti arrosto. Leggerete di me. Annotatevi il nome Winnenden". Il giovane bavarese ha comunicato il messaggio al padre alle 2,44 di notte, ma la minaccia non è stata presa sul serio.
Centinaia di colpi Nel corso della conferenza stampa di oggi la polizia ha rivelato che il killer ha sparato 60 colpi nella scuola e altri 52 lungo il percorso verso il luogo in cui si è suicidato. Con sé aveva ancora 109 proiettili che aveva prelevato dalla cassaforte in cui il padre teneva anche 14 armi da fuoco. La polizia ritiene che il ragazzo conoscesse la combinazione a otto cifre.
Il giovane, secondo la polizia, sapeva sparare e accompagnava spesso il padre al poligono di tiro. Stando al ministro dell'Interno del Baden-Wuerttemberg, Heribert Rech, l’autore della strage era in trattamento psichiatrico dal 2008 a causa di tendenze depressive.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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