Il ghetto di Zurigo chiuso per «flop»

Platzspitz è il nome del parco dietro al Museo nazionale di Zurigo, in pieno centro, a pochi passi dalla stazione centrale. Un luogo che oggi si presenta in perfetto ordine ma dal 1987 al 1992 è stato il simbolo dei problemi della società elvetica moderna. Ogni giorno oltre mille drogati si raccoglievano nell’area verde vicino al fiume. Un ghetto dove ci si poteva bucare senza problemi. Una calamita per tossicodipendenti e spacciatori di tutte le nazionalità. Su ordine del prefetto, il 5 febbraio del 1992, la polizia ha chiuso ufficialmente il parco. Un colpo di mano che non ha certo risolto il problema droga ma che ha smantellato la «zona franca», vergogna d’Europa. L’intervento della polizia di 14 anni fa ha restituito ai cittadini lo spazio verde nel centro nevralgico della città.

Oggi anche la Svizzera punta a quattro pilastri nella propria politica contro la droga: prevenzione, terapia di disintossicazione convenzionale, aiuto immediato con la somministrazione di metadone, repressione del mercato nero.

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