Un gioiello sotto l'albero? Purché sia molto charity ...

Se il settore del lusso si salva dalla crisi perchè non regalare gioielli per Natale? Grandi marchi e piccoli artigiani ci contano e nella capitale è tutta una sequela di mostre, party e presentazioni delle nuove collezioni.
Ma, visto che il rigore è ormai uno stile anche nelle vetrine più famose, c'è sempre uno spazio per gli oggetti che riescono a coniugare grande effetto e bassa spesa. Magari, con il valore aggiunto della beneficenza.
Per Asia Onlus, ad esempio. Come ha fatto la designer globetrotter e cultrice di filosofie orientali Cristina Rotondaro che alla manifestazione romana dell'associazione ha presentato il bracciale speciale creato per sostenere la scuola delle bambine nomadi tibetane di Golok, uno dei progetti della campagna d'istruzione appunto di Asia Onlus. Il suo marchio Eka ha realizzato «Nodoinfinito» in limited edition. Ha linee semplici, è realizzato a mano da esperti artigiani in argento o bronzo, ha un cordino vela intrecciato nero o marrone e due dorje alle estremità.
«Il bracciale - spiega la Rotondaro - interpreta uno dei simboli della tradizione tibetana: emblema di buon auspicio, di unione dell'energia maschile e femminile, dell'amore perpetuo e del ciclo continuo della vita. Rappresenta Asia e la sua missione, come la speranza che il Tibet esista per sempre nella sua spiritualità, unicità e cultura».
Scherzosi e cheap sono i nuovi charm pendenti natalizi presentati all'inaugurazione del nuovo show-room Pandora a via Frattina, con Luca Argentero e Myriam Catania che tagliavano il nastro. Sono in argento o in oro e con diamanti, a forma di orso polare, pan di zenzero, calza di Natale e, soprattutto, stella. Non solo charm da aggiungere al famoso braccialetto componibile, ma anche orecchini pendenti in quarzo fumè o topazio blu, con perla di acqua dolce, con zirconia rosa o bianca o con i pavè in cristalli neri o blu.
Nelle stesse giornate in via Margutta, Giuseppe Petochi insieme a Gelasio Gaetani d'Aragona invita gli amici a un brindisi per mostrare le sue ultime novità: bracciali rigidi ed anelli in carbonio, oro e pietre preziose, a forma di foglia in zirconio con gambo in oro bianco e brillanti e poi collane montate a mano, in argento dorato nei tre colori, con pietre naturali. Per un dono speciale, il ciondolo con goccia di diamante nero di quasi otto carati montato in oro bianco e brillanti.
Arte contemporanea e arte orafa si accostano nella mostra alla galleria d'arte Ca D'Oro di piazza di Spagna, dove il famoso marchio di gioielli caprese Chantecler e l'artista Enrico Di Nicolantonio fanno un omaggio alle star di ieri e di oggi. «Diva and Jewels. A qualcuno piace Chantecler», si chiama l'esposizione di quadri d'autore che ritraggono le protagoniste della Dolce Vita e di Hollywood con una tecnica innovativa e di gioielli sensazionali creati per Grace Kelly, Audrey Hepburn, Greta Garbo, Joan Crawford, principesse, imprenditrici, donne della politica e della cultura. Una delle opere di Enrico Di Nicolantonio, «Il Diamante di Marylin», creata per essere esposta alla mostra di Miami per i 50 anni dalla sua morte.
Ancora un marchio caprese, quello delle gemelle Grazia e Marica Vozza, ha invece organizzato un trunk show in un grande albergo romano per presentare il must dell'autunno-inverno del marchio: lunghe catene dal design moderno in argento brunito o ebano, scandite da pepite d'oro con preziose croci, delicate come fiori. E poi, ciondoli a croce, lunghi orecchini asimmetrici, anelli dalle forme astratte e la linea «Finestre di Luce», realizzata per il decimo anniversario del marchio e ispirata all'antica finestra moresca che si affaccia nel laboratorio caprese delle Vozza.
Per il periodo natalizio Giuliana Mancinelli Bonafaccia propone Origo, un bracciale unisex dal design originale e moderno, con piccole borchie in argento e rutenio nero per impreziosire la struttura di base in pelle intrecciata.

Marco Bicego, invece, presenta una collezione di solitari in oro e diamanti dall'inconfondibile effetto sparkling. L'oro bianco e giallo è cesellato con la tecnica artigianale della corda di chitarra e disegna cerchi dai quali nasce la luce della purezza del diamante.