Cultura e Spettacoli

«È giornalismo», ma sembra un soviet

Da oggi è in libreria Visti da lontano di Stefano Lorenzetto, che ha per sottotitolo Il prezzo della vanità (Marsilio Editori, pagg. 352, euro 19). Secondo Lorenzetto è altissimo, esagerato, il prezzo che i personaggi famosi pagano alla notorietà. Egli lo ha compreso andando a intervistarli: il musicista Giovanni Allevi ammette d’aver costruito la propria immagine di genialoide usando il balsamo Hydra-ricci della Garnier che «rende il riccio definito»; il ministro Mara Carfagna è contenta delle foto osé scattate quand’era modella perché un giorno potrà dire ai nipoti «guardate quant’era bella nonna»; il fotografo Fabrizio Corona si considera «molto sicuro» di se stesso; la conduttrice Ilaria D’Amico punta a «una vicedirezione reale», magari del Corriere della Sera, in alternativa della Repubblica; la contessa Marta Marzotto confessa che fin da bambina si spediva lettere poetiche e aspettava l’arrivo del postino come se gliele avesse scritte un misterioso spasimante; l’onorevole Vittorio Sgarbi è convinto d’aver propiziato due miracoli, facendo persino uscire dal coma il marito di una sua ammiratrice.

Per gentile concessione dell’editore, pubblichiamo la parte iniziale dell’introduzione.

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