Il governo boccia due leggi regionali che non «rispettano» la concorrenza

La Regione non rispetta la concorrenza nel mercato e le sue leggi non possono essere valide. Per questo il governo ha impugnato due leggi approvate dal consiglio regionale della Liguria perché in contrasto con la normativa nazionale. Si tratta della legge numero 37 dello scorso ottobre, che modifica le competenze di Sviluppo Genova spa riorganizzando la società a partecipazione pubblica, e della numero 39, anch’essa di ottobre, che istituisce le Autorità d’ambito per la gestione delle risorse idriche e il ciclo dei rifiuti. È stato il vicepresidente del consiglio, Luigi Morgillo di Forza Italia, a dare la notizia della impugnazione delle due leggi a margine della seduta di ieri mattina dedicata all’approvazione del Bilancio. In entrambi i casi, ha spiegato Morgillo, il problema riguarda il principio della salvaguardia della concorrenza nelle azioni previste dalle norme.


La Corte costituzionale, chiamata in causa dal governo, dovrà ora dare indicazioni sulla soluzione della controversia. Il governatore Claudio Burlando ha detto di non ritenere contrastanti le leggi, ma di essere pronti a collaborare per eliminare i motivi di incompatibilità.

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