Il «grazie» del cardinale ai volontari

Pane, vino, fiori, un mappamondo e un documento. Cinque doni, presentati all’offertorio durante la messa presieduta dall’Arcivescovo Dionigi Tettamanzi, a simbolizzare l’impegno plurisecolare del Gruppo Volontariato Vincenziano meneghino.
Il Cardinale, che ha officiato la funzione di apertura dei festeggiamenti per il 150° anniversario della fondazione nella gremita chiesa di San Vincenzo in Prato, non ha lesinato parole di incoraggiamento e riconoscenza nei confronti dei volontari. «Non si parla solamente di filantropia perché, quando si fa del bene nel nome di Dio, si raggiunge la virtù della carità vera e propria». Tettamanzi ha inoltre citato tre frasi di San Vincenzo, assunte come veri pilastri dell’opera vincenziana. «Dio ama i poveri e chi li aiuta. Il servizio ai poveri va preferito a tutto e tutti.

I poveri sono i nostri padroni e i nostri signori».
Le iniziative dei Gvv proseguiranno durante l’intero 2007: a fine marzo l’attesa «Asta dei talenti». Le capacità, i talenti di numerosi volontari verranno battuti in un’asta benefica.

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