Il Guardasigilli: «E ora processi più veloci»

Il giorno dopo l’approvazione del Lodo che ormai porta il suo nome il Guardasigilli Angelino Alfano torna sul tema della riforma della giustizia: «Velocizzare i processi sarà il punto cardine». Poi apre all’opposizione: «Vi sono punti di condivisione che vanno valorizzati. Speriamo in un confronto senza pregiudizi». Sulla norma che tutela le più alte cariche dello Stato (presidente della Repubblica, presidente del Consiglio, presidenti di Camera e Senato, ndr), è invece intervenuto Nicola Mancino, numero due del Consiglio superiore della magistratura. Per Mancino, «Non sarebbe fuor d’opera rafforzare con una legge costituzionale il Lodo Alfano», ha dichiarato. Immediata la risposta del Guardasigilli: «Per me il Lodo è già legge dello Stato» e quindi non c’è bisogno di abbinarla a una legge costituzionale. E in effetti proprio ieri, con un comunicato, il Quirinale ha fatto sapere di aver «promulgato la legge in materia di sospensione del processo penale per le alte cariche dello Stato».

L’impianto della legge, si legge nella nota del Quirinale, è risultato corrispondere ai rilievi formulati dalla Corte costituzionale ad un testo precedente (il cosiddetto “lodo Schifani“). Critico Antonio Di Pietro che attacca a testa bassa: «Non condividiamo Napolitano: per noi questa legge è incostituzionale e immorale».

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