I conti Rai a un Gatto e un Calamaro

«Buongiorno, sono Calamaro». «Piacere, sono Gatto». Bestia che presentazione dev’essere stata quella tra Carlo Cesare Gatto, presidente dei Revisori dei Conti Rai, e Luciano Calamaro, consigliere della Corte dei Conti, preposto dalla Corte stessa al controllo del bilancio dell’azienda, che pare sia arrivato a 500 milioni di passivo. Bella cifretta per un Calamaro e un Gatto, entrambi di bassa statura, che giungono appaiati in Consiglio d’amministrazione. La coppia stile animalier sta creando una vera leggenda in viale Mazzini, tanto che una spiritosa dipendente ha visto bene di disegnare un «coniglio d’amministrazione», una sorta di nuovo stemma di questa bella «Fattorai» dove si è già sentito più di un usciere mormorare: «Mo’ siamo nelle mani di un Gatto e un Calamaro! Vedi un po’ te come ce siamo ridotti!».

Così tra i Cappon e i Leone, la sinistra continua a invocare il suo San Toro, che invece insiste nell’aumentar il Travaglio, e Giuliana Del Bufalo, per non far parte dell’aia, ha visto bene di chiedere la liquidazione...

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