I lettori dell’«Unità»: siamo sfiduciati

Due giorni fa, in prima pagina, gli occhi tristi di Enrico Berlinguer e il suo monito sullo Stato occupato dai partiti, ieri sette pagine, da otto a 15, un intero dossier «Etica e politica», per dare spazio oltre che ad articoli e interviste anche agli umori della «base». L’Unità sceglie la via dell’autocoscienza. E in questi giorni di bufera dedica ampio spazio al terremoto giudiziario che a macchia di leopardo sta scuotendo il Pd: doppia pagina sul caso Firenze, altrettanto al caso Napoli, un’intervista a Giovanni Berlinguer, «Clan e correnti, è peggio dei tempi di Enrico», e poi il «Tam tam dalle città», la voce di iscritti e simpatizzanti. Le voci sono differenziate. C’è l’amarcord di chi è rimasto legato al vecchio Pci, come Flavio che chiosa: «Negli anni del Pci non sarebbe stato possibile vedere niente di simile a quello che vediamo oggi».

E la delusione di chi in quel «Yes, we can» in salsa italiana aveva creduto: «Dopo gli ultimi eventi di Napoli, Firenze, d’Abruzzo, il caso Villari e per ultimo le continue lotte intestine all’interno del Pd, sto perdendo la fiducia». Insomma, autocoscienza a tutto campo.

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