I rom sgomberati fanno causa al Comune

Almeno 800 euro a testa. Moltiplicato per 29, fa 23mila e 200 euro. Risarcimento minimo che i rom sgomberati il 5 settembre scorso dal campo di via San Dionigi pretendono dal Comune. Ieri 29 nomadi hanno presentato un ricorso in cui accusano Palazzo Marino di aver tenuto «una condotta discriminatoria», sostengono che quel giorno ci fu «una piccola deportazione» e riportano alcune dichiarazioni rilasciate in quei giorni dal vicesindaco Riccardo De Corato e degli assessori Mariolina Moioli e Tiziana Maiolo che avrebbero «alimentato un clima discriminatorio».

È proprio il vicesindaco Riccardo De Corato a rimbalzare una per una le accuse e a ricordare che «semmai l’amministrazione ha tutelato la loro salute, visto che già nel 2006 l’Asl aveva chiesto al sindaco provvedimenti urgenti a causa delle pessime condizioni del campo». E fa presente che Milano spende 11 milioni di euro per gestire i campi regolari. Il 10 luglio la prossima udienza: l’Avvocatura comunale è al lavoro per respingere le accuse.

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