I tubi in acciaio di Tenaris infiammano il mercato

La società nega l’esistenza di alcuna mossa straordinaria

da Milano

Le azioni di Tenaris, il maggiore produttore di tubi in acciaio per il settore del petrolio e del gas, ieri hanno segnato il rialzo più consistente da un mese, spinte dal ritorno delle voci di una scalata da parte di un grande gruppo. Ma la società ha continuato a smentire l’esistenza di operazioni straordinarie, ribadendo quanto dichiarato tre settimane fa su precisa richiesta della Consob: «Tenaris non sta negoziando con terzi la vendita di una partecipazione della società o altra simile transazione». Il titolo ha guadagnato fino a 7,7 per cento a 19,24 euro, maggiore rialzo infra-giornaliero dal 14 dicembre, riducendo poi il guadagno al 4,4 per cento a 18,66 euro in chiusura di contrattazioni. Circa il 4 per cento del capitale è passato di mano. Non ci sono «operazioni straordinarie» in corso, ha ribadito ieri Giovanni Sardagna, responsabile investor relation della società, all’agenzia Bloomberg in un’intervista telefonica.

Il colosso russo Gazprom, numero uno mondiale del gas naturale, aveva smentito il 13 dicembre la notizia dell’agenzia Reuters circa un suo interesse ad acquisire una partecipazione in Tenaris. Tenaris fa capo per il 60 per cento alla famiglia Rocca.

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