Un annuncio che aveva creato allarme e tensioni nella cittadinanza. Scatenato i più intransigenti, spaventato le persone più tranquille: dovevano esserci più di trecento tunisini, sulle cui generalità nulla si riusciva a sapere, piazzati in mezzo a tre quartieri della città vicino ad asili e scuole. Invece, da ieri sera, la montagna che si è alzata con gli annunci di Marta Vincenzi sembra essere diventate una collinetta. Niente Sampierdarena, Quarto e Marassi come sedi per ospitare gli immigrati: per ora basteranno i centri daccoglienza messi a disposizione da alcune associazioni cittadine pronte a raccogliere in una settimana circa 150 persone, le prime 60 delle quali dovrebbe raggiungere Genova già nella giornata di oggi.
Ma sui numeri dellemergenza la confusione è totale.
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