Chi viene arrestato e poi prosciolto o assolto, ha diritto di proporre «domanda di riparazione» per lingiusta detenzione subita. In sostanza, un giorno di carcere ingiusto vale circa 235 euro. Questo sulla base di un semplice calcolo: il massimale previsto, per il periodo più lungo, sei anni, di ingiusta custodia cautelare, è di 516mila euro. Naturalmente, la Corte dappello competente può alzare la cifra se ritiene che nel calcolo dellindennizzo si debba tenere conto di altri fattori. Per esempio, la pubblicità negativa data dalla stampa o dalle tv allarresto del malcapitato di turno. Oppure, se cè stato, il danno economico patito, magari con la perdita del posto di lavoro o la chiusura di unattività imprenditoriale.
Diverso è il caso dellerrore giudiziario. Che si verifica quando allarresto segue una condanna definitiva. Irrevocabile. E solo successivamente la «riabilitazione» e lassoluzione.
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