Ingresso vietato a Palazzo per il «Bovè» anti Tav

Da qui non si passa: Alberto Perino, riconosciuto leader dei No Tav, propugnatore dell’assalto alle recinzioni del cantiere di Chiomonte (nella foto davanti agli agenti in tenuta anti sommossa che difendevano il cantiere), è stato fermato da due uscieri del Consiglio regionale. A Palazzo Lascaris sede dell’assemblea piemontese a Torino, Perino - noto come il «Bové» (il leader no global francese) della Val di Susa - avrebbe voluto partecipare a una conferenza stampa dei grillini. Il tema? Le conseguenze sull’avifauna della Valle Susa dalla realizzazione della Tav.

Peccato che, contrariamente a quanto prevede il regolamento del Consiglio, gli organizzatori non avessero comunicato il suo nominativo al presidente Valerio Cattaneo, che lo ha stoppare all’ingresso, ottenendo il plauso di Pdl e Lega. Perino ha lamentato la violazione della «libertà di espressione e partecipazione», ma un’ora dopo, quando si è ripresentato dicendo di voler assistere ai lavori d’aula, è entrato come ogni comune cittadino.

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