Roma. Mentre dallItalia dei Valori continua il fuoco giustizialista sul governo, sono in molti a schierarsi per un intervento legislativo che ponga dei limiti alle intercettazioni. Il primo a prendere posizione in merito - nel corso di un convegno su giustizia e mass media - è il segretario generale del Garante per la protezione dei dati personali, Giovanni Buttarelli: «LItalia in materia di intercettazioni è fuorilegge - ha spiegato -. Lo dice lAutorità europea. È indispensabile che i verbali rispondano a uneffettiva esigenza di informazione e non alla curiosità morbosa. Mantenere la situazione attuale non giova a nessuno».
Stessa posizione per il leader Udc Pier Ferdinando Casini, che pur contestando la scelta di intervenire con un decreto legge, reclama un provvedimento: «Chi sostiene il contrario, come Di Pietro, è fuori dal mondo».
Contro lex pm - che continua a propugnare qualsiasi tipo di intercettazione, anche non penalmente rilevante - si è schierato sarcasticamente anche il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri: «Di Pietro? Ormai sembra una via di mezzo tra Vito Catozzo di Drive-In e Zorro di Franco e Ciccio».
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