Altre seicento firme, altre seicento adesioni alla causa collettiva contro il pm Antonio Ingroia e la sua accusa non provata a Forza Italia, la cui nascita sarebbe, a suo dire, collegata direttamente agli interessi della mafia. Il tutto affermato, naturalmente, senza avere uno straccio di prova. Un comportamento che ha suscitato lo sdegno già di milleseicento lettori del «Giornale»: tanti sono i messaggi giunti in redazione a due giorni dal lancio dell'azione collettiva per obbligare Ingroia a risarcire il danno alla reputazione di centinaia di militanti del partito fondato da Silvio Berlusconi nel 1994. Chi volesse continuare a dare la propria adesione, può mandarci una mail a causacontroingroia@gmail.com, oppure cliccare sull'apposito link del sito www.ilgiornale.it, o scriverci in redazione.
L'importante è indicare un recapito ed esplicitare la propria adesione alla causa collettiva, magari semplicemente scrivendo: «Sono di Forza Italia, so di non essere mafioso e Ingroia mi diffama: io lo cito in giudizio».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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