I vecchi programmi Rai, rimandati in replica, fanno più ascolti dei nuovi. I vestiti in versione «vintage» costano di più. E in generale mai il mercato della nostalgia è stato tanto florido. Eppure, l'evoluzione digitale delle macchine fotografiche ha fatto quasi scomparire la traccia più concreta dei ricordi del passato dalle nostre case: le foto stampate. Ormai le foto delle vacanze o della laurea finiscono su Facebook o Instagram, vengono scambiate di cellulare in cellulare con gli amici, ma più raramente di prima compaiono sui muri di casa o si materializzano in album fotografici. Proprio le macchine digitali che hanno «democratizzato» l'immagine l'hanno resa immateriale, fuggevole. Nonostante la possibilità di replicarle all'infinito, copiandole su chiavette Usb o su dischi di «backup», la possibilità di smarrirle resta, perché molti, per pigrizia, non fanno copie di sicurezza del proprio archivio di ricordi.
E ad esempio, a distanza di anni, abbiamo scoperto che i cd sono tutt'altro che eterni. Non resta che sperare in un'altra svolta tecnologica che abbassi i costi di stampa casalinga. Ora più alti che ai tempi della pellicola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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