Ieri è stata la prima giornata passata agli arresti domiciliari da Alessandro Sallusti (nella foto accompagnato dai poliziotti), dopo l'arresto avvenuto in redazione sabato mattina alle 12 e la successiva «evasione» come gesto simbolico di protesta. Il direttore del «Giornale» ha trascorso la domenica nella residenza, in zona corso Vercelli a Milano, dove vive con la compagna Daniela Santanchè (che, intervistata dalle tv, ha dichiarato: «Come si è sentito Sallusti? Come una persona arrestata, che sta espiando la sua pena... tutto quello che aveva da dire l'ha detto»). Sallusti ha rinunciato alle due ore di libertà al giorno, previste dai giudici dalle 10 alle 12, coerente con la decisione di non voler essere trattato da «privilegiato». Ma, in un certo senso, Sallusti non è stato solo. Fuori dalle sue finestre sono venuti a esprimergli la loro solidarietà decine di simpatizzanti e lettori del «Giornale» che hanno anche intonato cori sulla strada, invitandolo a «non mollare».
Qualcuno si è spinto un po' più in là arrivando anche a citofonare all'abitazione. Intorno alla villa è stata predisposta una «vigilanza dinamica», come si suol dire in gergo tecnico, effettuata cioè con giri saltuari di pattuglie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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