I ritorni non sono mai facili. E l'intervento del premier Mario Monti all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Bocconi a Milano ne è stato un esempio. Applausi di circostanza, strette di mano ma senza quell'entusiasmo che la platea avrebbe dovuto riconoscere al presidente (autosospeso) dell'ateneo. Eppure le «imbeccate» non gli sono mancate come quella del neorettore Andrea Sironi che non poteva non lodare il governo per la «fiducia» riguadagnata sui mercati. Certo, va detto che il migliaio di persone che hanno gremito l'Aula Magna non potevano equipararsi a una platea da stadio (tipica di molti convegni politici), infatti anche il presidente della Bce Mario Draghi è stato accolto sobriamente. Non ha certo giovato al premier l'oratoria poco coinvolgente (con tanto di retorico invito ai giovani a «mettersi in gioco e ad aver fiducia»).
Alla fine hanno fatto molto più rumore l'assenza dei grandi banchieri milanesi (eccezion fatta per il presidente di Intesa Beltratti, che è docente della Bocconi) e l'inciampo dell'economista Alberto Alesina quando è stato invitato sul palco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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