Avanti di questo passo servirà una colletta per aiutarlo. Nichi Vendola (foto sopra) ha infatti deciso di ridursi di altri 50mila euro l'anno il suo emolumento che già si era decurtato della stessa cifra qualche anno fa. Senza dimenticare i 5mila euro netti che il governatore pugliese dichiara di versare ogni mese al suo partito. Fatti i conti dai 19.647,10 euro lordi al mese, pari a 233.500 euro l'anno, andrebbero tolti circa 4.500 euro lordi per un compenso mensile di tutto rispetto: 15.140 euro. Intanto il leader Sel parla di «passaggio davvero drammatico della vita democratica del Paese, mentre la crisi e il disagio sociale bussano alle porte di milioni di famiglie e rendono incerto il futuro delle giovani generazioni». Sullo sfondo restano gli scandali degli enti locali, che Nichi liquida così: «L'uso distorto del denaro pubblico genera rabbia e sgomento.
Non è sufficiente dire: noi in Puglia non abbiamo trasformato il Consiglio regionale in un luna-park di sperperi e di ruberie». Peccato che invece le inchieste sulla sanità pugliese abbiano scoperchiato un verminaio. Sarcastica anche la senatrice di Grande Sud Adriana Poli Bortone: «Perché non l'ha fatto prima?».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.