Tifoso ferito a Roma: peggiorano le condizioni

Il campionato di calcio è finito, ma non il calvario di Ciro Esposito, il giovane tifoso del Napoli ferito a colpi di pistola durante gli scontri tra ultrà prima della finale di coppa Italia. Dal 3 maggio scorso lotta tra la vita e la morte in una stanza del Policlinico Gemelli di Roma. In un altalena di bollettini medici che un giorno regalano speranze e un'altro fanno precipitare familiari ed amici nell'angoscia più cupa. Dopo i miglioramenti dei giorno scorsi, in cuil paziente sembrava avviato verso la salvezza, nelle ultime ventiquattr'ore le sue condizioni sono nuovamente peggiorate.


Nell'ultimo bollettino i medici hanno segnalato il «riaccendersi di un impegno respiratorio accompagnato da febbre e leucocitosi» che ha imposto il ripristino della ventilazione artificiale meccanica, della dialisi e della sedazione». «Come precedentemente sottolineato più volte, si conferma che le condizioni generali sono sostanzialmente rimaste sempre critiche», spiega il professor Massimo Antonelli, direttore del Centro Rianimazione del Gemelli.

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