da Bagdad
Ancora una giornata di sangue in Irak. Una ventina di persone sono rimaste uccise e moltissime altre ferite in una catena di agguati in tutto il Paese, nella nuova escalation di violenza seguita alle elezioni parlamentari del 15 dicembre. Tornano a moltiplicarsi gli attentati, dopo un periodo di relativa calma, frutto della tregua informale proclamata da alcuni gruppi sunniti e delle strette misure di sicurezza. Il primo attacco di ieri è avvenuto a Buhriz, 60 km a nord di Bagdad, dove a un posto di blocco un commando armato ha ucciso cinque poliziotti e ne ha feriti tre.
Nella capitale sono esplose addirittura sei autobomba, che hanno provocato la morte di almeno sette persone e il ferimento di altre 40. Un kamikaze a bordo di unauto ha ucciso tre poliziotti e ne ha feriti altri tre; un altro ha colpito a bordo di una motocicletta il corteo di un funerale sciita, uccidendo due persone e ferendone 26.
Un commando armato ha fatto incursione in unabitazione a sud di Bagdad, uccidento tre persone. A Diyala è stato rapito un colonnello della polizia sunnita.
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