Teheran. Una femminista iraniana di 21 anni, Hana Abdi, è stata condannata a cinque anni di reclusione, da scontare in una sperduta località di frontiera, per la sua attività volta a sostenere la riforma delle leggi islamiche che limitano i diritti delle donne. Quella della Abdi, resa nota ieri dal quotidiano Kargozaran, è la più dura condanna finora inflitta ad unattivista per i diritti delle donne da quando, due anni fa, è stata lanciata nella Repubblica islamica una campagna per raccogliere un milione di firme per chiedere di abrogare le norme discriminatorie, che ha tra laltro il sostegno dellavvocatessa Shirin Ebadi, Premio Nobel per la pace. Altre quattro femministe sono state condannate a sei mesi di reclusione e 10 frustate, ma con la condizionale.
Unaltra, Parvin Ardalan, è stata condannata a due anni, anche in questo caso sospesi, dopo che, in aprile, le autorità di Teheran le avevano impedito di espatriare per andare a Stoccolma, dove avrebbe dovuto ritirare il premio «Olof Palme». La Abdi, secondo quanto reso noto dal suo avvocato, Mohammad Sharif, è stata riconosciuta colpevole di «complotto contro la sicurezza dello Stato». Il legale ha annunciato che ricorrerà in appello.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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