Iraq, arrestato un vice ministro

Hakem al Zameli, vice ministro della Sanità e fedele del leader sciita Al Sadr, è stato prelevato nella sede del dicastero dall'esercito Usa e da militari iracheni: è sospettato di terrorismo. Intanto un'autobomba esplosa ad Al Aziziyah ha fatto 15 morti

Iraq, arrestato un vice ministro

Bagdad - Il vice ministro della Sanità iracheno, Hakem al Zameli, membro della corrente del leader sciita radicale Moqtada Sadr, è stato arrestato questa mattina nella sede del ministero a Baghdad da parte delle forze irachene e americane. Lo ha annunciato un portavoce del dicastero. "Uomini della forza iracheno-americana sono entrati con la forza nell'edificio del ministero situato nel centro di Bagdad è hanno arrestato il vice-ministro Hakem al Zameli, e l'hanno condotto verso una destinazione sconosciuta", lo ha affermato il portavoce del dicastero Kassem al-Allaoui aggiungendo che "vengono ignorate le motivazioni di questo arresto". Proprio ieri il comando statunitense, smentito poi da quello iracheno, aveva annunciato che era scattato il piano per la stabilizzazione di Bagdad. "Questa mattina, verso le 9 militari americani, accompagnati da unità irachene hanno fatto irruzione nel ministero, costretto le guardie a stendersi a terra e prelevato Zamili - ha raccontato il portavoce - gli impiegati erano terrorizzati perché i militari sono entrati sfondando porte e fraccassando suppellettili. Alcuni dipendenti sono fuggiti in strada". Per ora l'esercito statunitense, che nelle ultime settimane ha intensificato le operazioni contro alcuni sostenitori di al-Sadr, non ha rilasciato un commento.

Sospetti di terrorismo "L'alto funzionario del ministero della sanità iracheno arrestato questa mattina è sospettato di essere una figura centrale in presunti atti di corruzione e nell'infiltrazione nel ministero della sanità dell'illegale Esercito del Mahdi", ha affermato il comando americano con un comunicato diffuso a Bagdad. "Il sospetto è implicato nella morte di numerosi funzionari del ministero della sanità e ha apertamente intimidito funzionari del ministero che erano in disaccordo o che avevano riserve sulle sue azioni", si afferma nel comunicato diffuso dal comando americano, in cui il nome dell'alto funzionario arrestato non è però precisato. Secondo la stessa fonte, la persona arrestata sosteneva l'Esercito del Mahdi attraverso "assunzioni su larga scala di membri della milizia" e con fondi per milioni di dollari frutto di corruzione nelle forniture di equipaggiamenti e servizi per il ministero. "Questi membri della milizia - si afferma ancora nel comunicato - sono ritenuti responsabili di aver colpito civili utilizzando attrezzature e servizi del ministero della sanità per rapimenti e assassinii di carattere interconfessionale".

Ancora bombe e morti Almeno 26 persone sono morte e 35 sono rimaste ferite in tre nuovi attentati avvenuti in Iraq, a Bagdad e ad al Aziziyah. Nella capitale, 15 persone sono morte ed altre venti sono state ferite dallo scoppio di un'autobomba nei pressi di una moschea sunnita nel quartiere Amin. A Baquba, quattro poliziotti e un civile sono stati uccisi nel corso di un attacco contro una pattuglia della polizia.

Un'autobomba è esplosa nei pressi di un mercato delle carni, nella città sciita di Aziziyah, 90 chilometri a Sud di Bagdad, provocando la morte di quindici persone e il ferimento di numerosi civili. Lo ha riferito la polizia locale.

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