Israele raccontato da Vittorio Dan Segre

Martedì 20 maggio alle ore 18 alla Sala Facchinetti Della Torre della Società Umanitaria (Via San Barnaba, 48) sarà presentato il nuovo libro di Vittorio Dan Segre Le metamorfosi di Israele (Utet, pagg. 256, euro 15). Insieme all’autore, intervengono Piero Amos Nannini, presidente della Società Umanitaria, Arturo Colombo, professore emerito dell’Università degli Studi di Pavia e Sergio Romano, editorialista del Corriere della Sera. Vittorio Dan Segre, con la chiarezza che contraddistingue la sua analisi, nel suo libro si è soffermato sulle ultime vicende dello Stato israeliano: dal periodo di complessa transizione del dopo Sharon, alle faide scatenatesi tra i palestinesi nelle strade di Gaza al nuovo conflitto in Libano.

Nato nel 1922, una vita spesa nella diplomazia, nell’insegnamento universitario e nella scrittura giornalistica, Dan Segre mette in luce l’aspetto più «singolare» di Israele, e cioè di essere l’unico Stato al mondo di cui è stato detto che non ha il diritto di vincere o di perdere le guerre; di cui sono contesi non solo i confini, la capitale e il sistema politico, ma l’esistenza stessa. L’autore esamina la storia di Israele e le potenziali risposte che uno Stato ebraico potrebbe dare alle sfide del «paganesimo» politico e culturale contemporaneo.

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