Juncker: «Sul fondo anticrisi Ue l’accordo è vicino»

L’intesa sul nuovo meccanismo europeo salva-Stati sembra a portata di mano. «Le divergenze sul fondo sono ormai minime», spiega il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, al termine della riunione dei ministri finanziari dell’area euro. Anche sulla richiesta dell’Italia di considerare il debito privato nel nuovo Patto di stabilità l’intesa è stata trovata: il livello dell’indebitamento privato sarà tra i «fattori rilevanti», dice il commissario Ue all’Economia, Olli Rehn. E Juncker aggiunge di non avere «dubbi sulla determinazione del governo italiano nel ridurre il debito pubblico». Per completare i testi da presentare ai capi di Stato e di governo nel Consiglio europeo del 24 e 25 marzo è stata convocato, il 21, un vertice straordinario dell’Eurogruppo. L’obiettivo è quello di varare al Consiglio di fine marzo sia il nuovo Patto di stabilità per l’euro (che comprende fra l’altro la riduzione a tappe dei debiti pubblici) sia il meccanismo contro la crisi dei debiti sovrani in Europa.


Permangono invece, tra i Paesi Ue divergenze sulle nuove regole per quanto riguarda le vendite allo scoperto (short selling) e i credit default swap. Dieci Paesi, tra cui Italia e Regno Unito, non vogliono condizioni restrittive che limiterebbero gli spazi di manovra nazionali.

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