I soci libici non sono in uscita dal capitale di Unicredit. A dirlo è lamministratire delegato Federico Ghizzoni, escludendo che Tripoli possa vendere la propria quota al fondo Aabar di Abu Dhabi, primo azionista della banca. Quanto al nuovo consiglio di amministrazione, il banchiere ha aggiunto che «non cè stata un richiesta» da parte della Libia. Per il futuro, si vedrà, ma «adesso la lista è fatta, al momento il processo è chiuso». Con il fondo Aabar cè, comunque, «un ottimo rapporto, sia come azionisti sia come partner commerciali»: la relazione esiste da tempo e il previsto ingresso di due rappresentanti del fondo (Khadem Abdulla Al Qubaisi e Luca Cordero di Montezemolo) consoliderà la relazione. A fine marzo, risultava invece stabile la quota di titoli di Stato nel portafoglio di Unicredit, ha poi concluso Ghizzoni, circa le polemiche sullutilizzo della liquidità fornita dalla Bce alle banche italiane.
«La nostra quota è rimasta stabile, in linea con dicembre», ha puntualizzato lamministratore delegato. Ghizzoni si è detto anche «molto soddisfatto e contento» per lindicazione di Giuseppe Vita a presidente del gruppo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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