L’apertura a Berlusconi: «Sì al dialogo»

Sì al dialogo con il governo Berlusconi, «noi radicali il dialogo lo pratichiamo come cultura da sempre: figurarsi se è un problema», ma senza confusione di ruoli «fra chi ha responsabilità di governo e chi di opposizione». Così Emma Bonino, nel corso del suo intervento all’assemblea dei Mille di Chianciano. Il ministro uscente per il Commercio internazionale ha rimproverato al premier in pectore di aver per mesi attuato «una tattica di grave delegittimazione del governo Prodi». E al Pd fa sapere: «Confermiamo l’alleanza, ma la galassia radicale non si scioglierà». I radicali, avverte Bonino, sono innanzitutto grati a Prodi: «Ci ha insegnato che non si governa un Paese per avere un titolo su un giornale».

Il ministro uscente ha sottolineato che «le responsabilità di governo implicano non l’esaltazione delle identità, ma il bene collettivo, soprattutto quando si assumono misure impopolari». Secondo i radicali l’elemento di fragilità del governo Prodi «non era nel fatto che c’erano nove partiti: il vero problema è che non si è scelta la linea della responsabilità istituzionale, come invece ha fatto Prodi».

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