L'auto elettrica sembra essere la protagonista della mobilità del Terzo millennio e di quello che Ibm promuove come Smarter Planet, ossia la trasformazione della società sotto la spinta della digitalizzazione degli oggetti, la capacità di interconnessione e comunicazione, le potenzialità dei software di dare intelligenza ai dati che viaggiano sulla nuova «Internet delle cose». Una diffusione rapida del veicolo elettrico obbligherebbe a un'accelerazione nel potenziamento ed efficientamento dell'infrastruttura di rete. Una gestione intelligente dell'auto apre altri orizzonti se è elettrica. Con l'ausilio dell'Ict si possono monitorare i comportamenti del guidatore tipo, registrando spostamenti, tempi e modi di ricarica. È quello che sta facendo Enel con il progetto di Smart elettriche a noleggio per le vie di alcune città italiane. Con l'Ict le batterie nell'auto elettrica possono diventare accumulatori la generazione intermittente, calmierando la necessità di infrastruttura lato produzione.
Si possono anche gestire tempi di ricarica sulla base delle disponibilità della rete, modulando i carichi assorbendo la produzione in eccesso da fonti rinnovabili, riducendo così la necessità di infrastruttura ridondante.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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